Quando il campionato non c’è, il calciomercato balla

Quando il campionato non c’è, il calciomercato balla…

Oggi ho rispolverato questo antico adagio di origine popolare (il gattone è il campionato, mentre il topo è il calciomercato).

Siccome, diciamocelo francamente, della nazionale non frega a nessuno, i giornali e siti di qualsiasi matrice impazzano sui quesiti di calciomercato. Una volta si sarebbe detto che è tempo di bilanci, ora si salta la trimestrale per fare il budget dell’anno dopo. Con due pericoli essenzialmente: 1) che ti lasci andare il torneo in corso e combini qualche pasticcio 2) che ti pigli qualche scarpone/bidone come si diceva un tempo che solo per il fatto di aver fatto tre gol in croce si sente Gesù Cristo e chiede un prolungamento tramite procuratore al suo attuale club…ovviamente al triplo di ora…”se no cambio aria”

In tutto ciò mi piace la mossa di Galliani di “riaprire la campagna abbonamenti dell’ac milan” alla prima di ritorno; e non è per un euro in più e io ci credo perchè se il Milan gioca bene…la gente va allo stadio ed il biglietto singolo vale molto di più di un abbonamento se protratto nel tempo.

Anche nel calcio dovrebbe valere la legge di Marco Paolini che ho visto l’altra sera in “Io e Margareth Tacher” in cui fra le altre cose faceva una difesa a quella che lui chiama “manutenzione” , “cura”, nei confronti delle cose che produciamo e consumiamo. Se il campionato non c’è, bene, anzi meglio…possiamo fare tante cose: curare gli infortunati, riposare, cementare il gruppo, rimotivare i calciatori che sono in crisi tecnica, organizzare incontri con i club dei tifosi con cena di rito con i campioni (così si faceva una volta). Invece no, frenesia sempre frenesia di buttare le cose e pensare al domani senza sapere che il domani dipende dal presente di cui spesso ci si dimentica.

Troppo facile, meglio news come “santon non si muove dall’inter”, “Ranocchia vale 10 milioni” (ma lo vogliamo far crescere in santa pace?), “Guti chiama l’inter (ha risposto qualcuno?)”. I giornali si possono vendere anche in altri modi parlando di altri sport o di olimpiadi…