Riccardo Riccò cambia tre squadre in una settimana senza correre. Paradossi del ciclomercato; il calcio ci ha oramai abituato ad accordi saltati last minute ma per il ciclismo ancora è una pratica ancora sconosciuta. Sarà che il vociare è inferiore allo sport nazionale per eccellenza, così come le bizze (o mal di pancia) dei suoi protagonisti. Ma vediamo ai dettagli:
– venerdì scorso Riccò era ancora un corridore della Flamina in rotta col team che non è all’altezza probabilmente delle sue ambizioni
– sabato il suo annuncio con tanto di intervista a gazzetta del passaggio alla Quick Step da essa smentito lunedì
– di oggi martedì il passaggio alla Vacansoleil (fra l’altro citata dall’emiliano come alternativa ai Belgi) con tanto di firma per un biennale
Il suo nuovo team è attivo da diversi giorni sul mercato con l’annuncio del passaggio tra le sue fila di Stijn Devolder due volte trionfatore sui muri delle Fiandre. Rimane il giallo su questo cambio repentino di idea che sembra da attribuirsi più alla Quick Step; dall’altro Riccò dopo due anni di purgatorio ha fretta (forse troppa) di accasarsi come si deve e scalpita più di quando va in bici. Non note le cifre del contratto ma forti invece come vuole la prassi da qualche anno a questa parte le clausole in caso di doping (licenziamento immediato e danni pecuniari per l’altleta).
PS: dimenticavo, ovviamente niente Vuelta per quest’anno.