Da Italia Germania a Inter Barcellona e viceversa. Di mezzo poco più di due anni ma in comune una “maglia tolta” anche se i motivi sono diversi.
Già nel 2010 Mario faceva parlare di se, mica semplice neanche da gestire neanche per uno come Mourinho.
Chissa Josè vedendo la partita ieri se si sarà ricordato quell’episodio con l’Inter in sofferenza in casa contro il Barca nella semifinale che li avrebbe portati al triplete.
E lui Mario, caracollante in mezzo al campo tanto da far saltare i nervi all’allenatore e a Materazzi che manco un po lo mena.
Ieri sotto la maglia solo muscoli tesi dalla felicità.
Certo che quando se la toglie accade sempre qualcosa di buono prima e dopo e bene dirlo e ricordarlo in vista di domenica.
Why always me? diceva un’altra scritta sotto la maglia ufficiale del City durante una partita della Premier 2011/2012
Che domande fai Mario? Te le cerchi tu e ce le cerchiamo anche noi insieme a te.
Basta vedere quante me ne hai fatte scrivere negli anni. E il tuo tag Balotelli stanotte è esploso nel ricordo
Grazie Mario
Certo che definire “in sofferenza” l’Inter contro il Barcellona (sto parlando del 3-1, unica sconfitta in CL del Barca quell’anno, unica squadra, l’Inter, a segnare ai catalani 3 reti, La Partita perfetta) mi sembra quantomeno fuorviante…la cosa vera è stata l’insofferenza e l’abulia di Mario in quei 20 minuti, culminata con l’episodio degli insulti alla curva (abbastanza esasperata dalle continue “deviazioni” subite dal ragazzo) e, buon ultimo (cosa che poi è stata sostanziale per venderlo l’estate successiva per 30 mln di eurini al City), l’episodio della maglia gettata per terra.
Se per caso fosse stata qualche altra squadra a bastonare il Barca come quella sera saremmo ancora qui a sentire le strombazzate sui giornali e in televisione …magari quella squadra che fa riferimento ad alcune reti televisive che si divertivano a fomentare ed amplificare le situazioni con situazioni assurde come fargli indossare una maglia con striscie diverse (ancora ieri sera Cerruti della GDS – bella personcina, poco schierata…- accusava l’Inter di essersi fatto sfuggire un fenomeno, ma l’Inter ha seguito una strategia di mercato volta a serbare determinati equilibri nello spogliatorio, ed inoltre il ragazzo è stato pagato in sterline sonanti e non è passato al di là del Naviglio).
L’unica sofferenza, in quella partita, è stata vissuta da tutti quei detrattori (gobbi e caciavit) che sono riusciti a far passare inosservata una stagione unica e strepitosa, pur con tutte le magagne che inevitabilmente possono uscire durante una stagione.