Calcio Finanza e Borsa – Le analisi delle squadre quotate dal 2007 al 2012

spread-pallone.jpgTempo fa stavo leggendo un pezzo sul sole 24 ore domenicale (28 ottobre) a cura di Marco Belinazzo in merito all’andamento dei titoli azionari delle squadre di calcio (Analis Pwc e Sole 24 Ore su un arco temporale di un lustro – 5 anni)


L’occhio del vecchio studente di economia (il mio oramai consumato dal 2002 – due lustri) è subito andato alla tabella che mostra il ranking delle squadre in base alle performance del rispettivo titolo appunto (31 ottore 2007 al 28 settembre 2012 un orizzonte temporale quindi abbastanza lungo)

  1. Besiktas + 15,1%
  2. Arsenal  + 13,8
  3. Trabzonspor   + 9,6
  4. Fenerbahce  + 9,4
  5. Borussia  Dortmund  + 8,3%
  6. Lazio  + 7,4%
  7. Galatasaray  + 7,1%
  8. Ajax  – 3,6%
  9. Roma   – 8,4%
  10. Celtic  – 10,5%
  11. Juventus – 15,7%
  12. Silkeborg – 21,6%
  13. Aik – 24,6%
  14. Brøndby – 27,6%
  15. Tottenham – 28,1%
  16. Benfica – 28,6%
  17. Lione – 31,3%
  18. Porto – 34,7%
  19. Fc Copenaghen  – 36,4%
  20. Sporting Lisbona  – 36,9%
  21. Agf      – 39,6%
  22. Aalborg   – 42%

Ma come un giocatore non si giudica solo dalla sua capacità di tirare un rigore, un titolo di borsa si analizza spesso anche per compararlo all’universo di riferimento per vedere le sue oscillazioni.


Nell’articolo si dice che i titoli calcistici Italiani hanno perso meno del mercato (-5,5 contro i -18 dem Fts Mib 30). Meglio è andata alle squadre turche (+10,3% contro il +2,9 % dell’indice locale ISE 100). Non così nel regno unito dove le squadre sottoperpormano rispetto al mercato.

Ma la domanda è quale mercato? Il calciomercato forse. Al di la delle performance che a mio parere derivano ancora da fattori esogeni in buona parte ed endogeno emozionali dall’altra bisogna pur capire chi sono gli azionisti:

sono tifosi?

sono banche il cui possesso azionario è volto più al finanziamento che al ritorno?

e poi quanto sono contendibili le squadre di calcio?

Il flottante è basso oppure si attesta su altri livelli?

E’ infatti innegabile che la gestione del calcio turco poco può fare di male se il paese cresce ed è vitale al di la del calcio stesso. Laddove invece il dato non sembra tradire invero l’economia reale è in Germania dove il Borussia Dortmund quel +8,3 % è merito sia del quadro ma probabilmente anche della gestione sportiva ed economica della squadra ma anche della Bundesliga stessa. La Lazio non va male (+7,4 %) ma quanto è merito di Lotito e quanto della Legge Spalmadebiti?

Son quindi parzialmente concorde con la sintesi finale dove PWC dice che “il quadro finanziario dei club di calcio si presenta diversificato, segno che l’andamento del titolo in Borsa nel medio-lungo periodo risponde più ai fondamentali economici dell’azienda ovvero del sistema paese di riferimento, che ai goal segnati o subiti in campo”


Molti tentano il delisting e questo perchè forse si capisce che “il pallone” difficilmente può essere un investimento a lungo; a bene andare “un dervato” che per proprietà sua ha come sottostante in alcuni casi ancora il sentiment ed il risultato sportivo.

Anche perchè diciamo molto semplicemente: se non vinci come fai a fare i ricavi (vendere + maglie o avere + soldi di diritti tv).

C’è la redditività ma quello è il secondo tempo 🙂


Infine Consigli di Lettura da Liberty Sport sul Tema Calcio e Finanza:

Spread & Pallone

Calcio Finanza e Borsa – Le analisi delle squadre quotate dal 2007 al 2012ultima modifica: 2012-11-08T12:16:00+01:00da prev78
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