Ricordo che nel mese di settembre scorso si è parlato durante un week end calcistico del metodo di allenamento del Borussia Dortmund.
In particolare si faceva riferimento ad un nuovo strumento tecnologico a supporto dei tedeschi: il Footbonaut, un apparecchio a supporto di alcune fasi dell’allenamento come la fase di passaggio , i riflessi e la reattività.
Ricordo anche un video passaggio in XXl , programma di Italia 1 che ha sostituito guida al campionato e condotto da Mino Taveri; in studio vi erano anche il Trap e Sacchi al quale è stato chiesto un parere e che ha risposto tra lo stizzito e l’ironico dicendo che quello non fosse calcio ma che comunque è l’evoluzione di tecniche vecchia con il supporto della tecnologia per migliorare la reattività. In effetti sembra un po il vecchio torello al cubo.
Reattività, controllo del pallone e precisione del passaggio sono gli obiettivi. E quel video che allora è passato sottotraccia, almeno da noi in Italia, ora riprende vigore alla luce della finale di Champions League a cui sono approdati i tedeschi.
Ma vediamo come funziona:
Il Borussia usa questo strumento da Marzo 2012 : allestito su una griglia di 14 metri quadrati, la macchina distribuisce palloni in maniera randomica ed ad altezze diverse, il calciatore deve controllare il pallone e spedirlo nel box che si illumina di verde (uno sui 64 bersagli) .
- Götze “aiuta a migliorare tecnincamente ed ad avere una miglior visione di gioco e permette ad ognuno di lavorare sui propri punti deboli”
- Diverse situazioni in partita in cui bisogna agire e pensare rapidamente sostiene Reus.
Certo , per i detrattori appare più un gioco circense che un modo di giocare a calcio ed in parte è vero – una macchina sparapalle non ti fa entrare nella top ten del ranking mondiale del tennis. E’ pur vero che un apparecchio usato per quello che è , ovvero un mezzo e non un fine, può aiutare a migliorare la tecnica di base e la reattività.
Giudicate voi