Lance Armstrong: 18 settembre 1971. Ieri ha preso 12 minuti da Andy Schleck classe 1987. Si vabbè le cadute sono un buon alibi ma alla lunga non regge. Qualcuno si ricorda il marziano che cadeva nei suoi anni d’oro? Possibile che in sette tour vinti non avesse mai avuto un benchè minimo problema fisico e che gli capitino tutti adesso. La volontà c’è ed il talento anche visto che vale molto più lui adesso di 3/4 del gruppo che anno poco più della metà dei suoi anni. Non fosse Lance la prestazione sarebbe valutata anche diversamente ma nell’immaginario è difficile non ricordardi del cow boy dominatore di qualche anno fa.
Michael Schumacher: 3 gennaio 1969. Ieri è arrivato nono a Silvestone a 20″ e 6 posizioni da Rosberg suo compagno di squadra alla Mercedes. Anche qui gli alibi ci sono: traffico in pista durante le prove e macchina poco competitiva in altre circostanze. Ma possibile che che il kaiser non abbia mai avuto problemi di traffico durante le sue poles e vittorie mondiali? Anche qui il talento e la tenacia non si discutono: fisicamente e mentalmente vale 10 dei giovanotti che lo precedono in pista ma la chimica dell’uomo è fatta di molte cose che fanno si che oramai il dominatore della F1 possa sperare nel podio solo con qualche disgrazia meccanica altrui.
Forse ha fatto bene uno come Tomba che dalla vita si saputo anche ritagliare altro e che non viveva lo sport come un ossessione ma come un gioco. E il gioco è bello se dura poco….
Per dirla come una bella canzone dei Keane di qualche anno fa “EVERYBODY’S CHANGING“