Ma partiamo dall’apertura della Gazzetta stamane su Boonen “Ho imparato dagli errori, ho un arma in più”. Affermazioni che incorporano una verità ed una bugia. L’arma in più è stata Chavanel in fuga sul vecchio Quaremont a 86 km dal traguardo; la bugia è ovviamente quella che si riferisce agli errori ed è con lui che incominciamo la pagella che riflette il susseguirsi della corsa:
- Tom Boonen 5 : con Chavanel a un minuto non puoi lanciarti sul Molemberg e lanciare a fionda Cancellara che si invola senza rifornirsi. Sembra un disastro annunciato.
- Cancellara 8 : preso dal delirio di onnipotenza si dimentica che anche a lui possono venire i crampi. Il Fiandre fa danni anche con il caldo e non solo per la pioggia
- Glbert 7e1/2: fora sul Molemberg, è in gran forma e sferra l’attacco sul Bosberg. Errore micidiale come al Mondiale ed alla Sanremo; quando sei probabilmente il più veloce non ti devi spremere ripetutamente all’aria.
- Chavanel 9: ai punti il Fiandre è suo ma sul traguardo è solo da podio. Argina Cancellara ma nel momento decisivo gli da quel cambio ad un km dalla fine decisivo per portare la corsa in volata ristretta. Non è biasimabile ma avrebbe potuto sacrificarsi nel finale per Boone più che per se stesso anche se il Belga non lo avrebbe meritato
- Ballan 6 e 1/2: generoso ed in condizione ma con gli stessi errori di generosità che hanno reso vano il gran lavoro BMC con van Avermaet e Hincapie. Non è lontano dalla condizione di due anni fa, gli manca un po di velocità e quella fucilata del centro di Varese
- Pozzato 4 : sul Molemberg rimane con Boonen e Cancellara ma è il canto del cigno.Arriva al traguardo ancora senza risultato e lui lo sa; l’ultima chance di questo inizio stagione è a Roubaix.
E poi come spesso accade tra i litiganti a godere è sempre un altro, più furbo, più defilato ma che ha saputo crederci rimanendo nel secondo gruppetto dopo il Granmont; è lui Nick Nuyes, il vincitore della Ronde Van Vlandereen 2011 che si merita un 10 e lode perchè ha studiato bene e non a memoria riscrivendo una storia che sembrava già scritta e che ora lo vede come nuovo eroe della patria considerando che 1 milione di belgi su 6 lo hanno visto sulle strade fiamminghe.