Tante le polemiche ieri sul risultato del Massimino (per la cronaca Catania-Juventus 0 a 1) per gli errori arbitrali ed in particolar modo del guardalinee che dapprima non vede il vantaggio degli isolani e poi non ravvisa il fuorigioco sul gol di Vidal.
Al di la delle chiacchere che stanno a zero fintanto che non si userà la tecnologia adeguata (l’occhio di falco nel tennis ha ridotto le contestazioni a zero) ieri c’è chi ha cavalcato a proprio vantaggio l’operazione.
E’ l’operatore/agenzia di scommesse Irlandese Paddy Power che ha deciso di pagare anche il risultato 1 (Catania Vincente) e X a tutti quelli che hanno scommesso sulla sua piattaforma. La motivazione è stata di Justice Payout ovvero per dirla in soldoni “il risultato era così ingiusto che bisognava rimborsare gli scommettitori”.
Discutibile nel merito (se si dovesse pagare il risulato in base agli errori di uno o dell’altro e magari anche degli arbitri finisce per non aver più senso la giocata visto che errori sono “parte del gioco”) non si può dire che non sia una ottima trovata di marketing per raccogliere nuovi adepti e soprattutto di fidelizzare i propri utenti.
Il mercato delle scommesse on line è molto competitivo e con un elevato payout (significa sommariamente che rispetto ad altri giochi il vantaggio per l’emissore delle quote e ridotto e più equilibrato rispetto a giochi dove il pagamento e sottodimensionato rispetto alla probabilità statistica che avvenga l’evento stesso); a maggior ragione per nuovi entranti che si trovano davanti ad un mercato già saturo in parte (chi è iscritto a 20 siti di scommesse on line? improponibile; di solito si parte con uno e si va avanti)
Le strategie quindi per inserirsi possono essere due:
- concorrenza sul prezzo : sulla falsariga delle telco che regalano omaggi e bonus ingresso sostanziosi per strapparsi utenti a vicenda
- azioni sulla stregua del marketing/comunicazione aggressiva: quella del pagamento del risultato del Catania si inserisce in questa ottica così come quella delle “mutande” sponsorizzate da Bendtner a Euro 2012. Oltre a pubblicità un po borderline ai limiti della blasfemia
A margine tutti i contributi giornalistici su testate/blog e forum che finiscono per parlare della cosa.
In sintesi “purchè se ne parli” e un pizzico di “fantasia”