I confronti non sono possibili, ere diverse oltre che avversari ed affidabilità delle moto totalmente all’opposto.
Ma di Marquez, da sempre considerato il talento più puro degli ultimi anni , va sottolineata oltre che la precocità anche una bella dose di coraggio e carogna.
Ora lo esaltano tutti ma pochi ricordano un episodio di un paio di anni orsono: nel 2011 nel Gp di Malesia fa una brutta caduta che gli causa forti problemi di vista.
Il ragazzo era parecchio giù: oltre alla Malesia saltò anche il Gp della Comunità Valenciana consegnando il titolo che avrebbe vinto all’esordio a Stefan Bradl dopo averlo incalzato con 6 podi a fila; vederlo sconsolato “Non qualificato” (avete capito bene) al box e con chissà quanti dubbi in testa allora ha creato qualche perplessità nel paddock dove i piloti di solito corrono in quasi tutte le situazioni di infortunio.
La diagnosi di allora del dottore
“Il pilota è arrivato in ospedale dopo aver subito un incidente che ha provocato un trauma cranico con brachiale compromessa e varie contusioni corpo. In Malesia ha sofferto di un episodio di offuscamento e di distorsione dell’immagine. Al suo arrivo in ospedale è stato sottoposto ad una serie di test diagnostici che hanno evidenziato un edema periorbitale che produce una sequenza verticale diplopia (visione doppia) mentre esclude altri tipo di lesioni. Sta seguendo un trattamento per correggere questo handicap e il tutto sta procedendo bene.”
Il ragazzo l’anno successivo è tornato letteralmente a “vedere” vincendo a mani basse la Moto 2; adesso ha quasi lo stesso ruolino della scorsa stagione in cui correva nella classe inferiore (un primo ed un secondo contro un terzo ed un primo posto).
Roba da far perdere la vista e stropicciarsi gli occhi.
Bravo Marc, ragazzo sorridente con l’istinto dello squalo che battè Spencer a 20 anni e 63 giorni. Fenomeno vero!