Heysel 29 Maggio 85 – Il ragazzo con lo Zaino Arancione

ilragazzodallozainoarancione-heyselTrent’anni sono passati da quella finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool giocata (si fa per dire) in quel caldo mercoledì 29 maggio 1985 in quello stadio di Bruxelles , l’Heysel oggi Stadio Re Baldovino.

Trenta sono gli anni che separano la Juventus da un’altra finale, quella di Berlino che si giocherà il 6 giugno venturo con il Barcellona e che forse cade per destino proprio con questo numero, 30, che per gli amanti della cabala ha un valore particolare; quella dell’85 era infatti anche la finale numero 30 di Coppa dei Campioni.

Sono molto onorato oggi di raccontare e promuovere un libro di recente uscita con la Gazzetta dello sport “Il ragazzo con lo Zaino Arancione” storia di Alberto Tufano, classe 68 allora neppure 17enne partito da solo per la finale della sua squadra del cuore e tornato vivo, manco fosse andato sul campo di battaglia, da quella che doveva essere una semplice partita di calcio ma che si rivelò una tragedia di proporzioni inaudite con 39 morti (di cui 32 connazionali e ben 800 e dico 800 feriti, numero quest’ultimo spesso ignorato) che lo rendono simile ad una battaglia di guerra.

L’altra cosa che mi fa (diciamo così) piacere è che il tempo spesso lenisce e dimentica, e con l’Heysel dai primi anni novanta questo era successo. Negli ultimi mesi invece, proprio forse grazie all’avventura bianconera in coppa e visto anche il trentennale della tragedia, si sono moltiplicate iniziative di ricordo ed editoriali a supporto della memoria di chi oggi ha meno di 35 anni e di chi è nato dopo e non conosce la storia scalmanadosi in curva tra cori beceri seguendo un gregge ignorante del passato. (Ovviamente, da tifoso bianconero, vale anche e sopratutto per la tragedia di Superga che vide coinvolto il grande Torino)

Il libro rappresenta un piccolo tentativo di raccontare una storia personale, sepolta dal tempo e dalla riservatezza del protagonista coinvolto in prima persona che per anni ha voluto reprimere probabilmente questo sentimento poi riesploso da quella foto di allora di questo ragazzo adolescente di 16 anni con le “lotto” ai piedi e lo zaino “Invicta” arancione tipico di quegli anni ma soprattutto con lo sguardo sbarrato dallo sgomento. Inadeguatezza dello stadio, sicurezza inesistente con pochi poliziotti a cavallo e dediti a dare la caccia a ladri di salsicce ed infine gli Hooligans fecero il resto ; per gli approfondimenti vi lascio al libro ed al video sotto. A me piace citare il dialogo tra padre e figlio (Alberto Tufano) al ritorno da Bruxelles dopo alcune peripezie ed una finale comunque vista come se fosse su un’altro pianeta.

“Quest’anno ho iniziato a studiare filosofia e mi ha colpito Eraclito, che sosteneva che non è possibile mettere la mano due volte nello stesso fiume, perchè quando l’hai immersa una volta sia il fiume sia la mano non sono più le stesse”

“L’heysel per me è stato come fare un bagno in un fiume di sangue, quindi non è facile tornare quello di prima…”

Heysel 29 Maggio 85 – Il ragazzo con lo Zaino Arancioneultima modifica: 2015-05-29T22:40:28+02:00da prev78
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