“Grazie Stan; se rinasco voglio essere Wawrinka”. Questo ho affermato ad un certo punto del quarto set gustando la finale del Roland Garros tra Novak Djokovic e Stan the Man per l’appunto.
Il fatto che la stessi vedendo su La2 , secondo canale della svizzera italiana e visibile al confine italiano, ha solo aumentato il “gusto” come direbbe Valentino Rossi. Sentire Mezzadri su un passante di rovescio in lungo linea al penultimo game dire “è fatta” mi ha fatto capire quanto sia ben voluto in patria il tennista di Losanna.
Ricordo ancora il premio come miglior sportivo 2013 svizzero assegnatogli a fine dicembre con lui in collegamento dall’Australia: tra qualche polemica si è portato via quello e qualche settimana dopo il suo primo slam contro il numero 1 di allora Rafa Nadal e prima ancora Nole. Due numeri uno fatti fuori nello stesso slam, roba da leccarsi i gomiti nonostante i malanni di Rafa alla schiena.
Stan Wawrinka è uno dei tennisti “speciali” oggi presenti in circuito e non è difficile capire il perchè:
- – Non ha il talento del King Roger Federer ma nella sua epoca si è imposto in ben 2 Slam. Da comprimario a meteora a vincente.
- – Oltre al talento non ha neppure la grazia del mitico Roger; se lo chiamano Stanimal ci sarà un motivo?! Nonostante le sue trambate di dritto ed un ottimo servizio (chi lo conosce lo slice :-)) ha probabilmente il rovescio più bello , efficace e coreografico di tutto il circuito maschile (l’ex fenomeno baby Gasquet avrebbe da ridire). Giusto per dire le dissonanze ….
- La sua vita in un braccio rubando una frase di Beckett incisa con un tatuaggio Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better (Ho provato, ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò meglio)
- Parliamo del carattere: e chi lo capisce? da orso scontroso a giocherellone capace di mostrare le braghe in conferenza stampa (e che braghe… sembrano la tovaglia di una trattoria made in Lodi anni 70)
Norman lo avrà pur migliorato ma questo sembra forgiato nel marmo tanto è solido; non si vincono 2 finali su 2 di slam contro in numeri 1 al mondo come Rafa e Nole solo per caso. Vuol dire che quando serve c’è, non va in vacanza.
Sembrava fallito ancora di recente al master quando perse dal King in semifinale (con tanto di polemica con Mirka) ma sempre con lui “ha fallito meglio” regalando (lui si, Roger meno perdendo con Monfils) la coppa davis al suo paese (oltre ad un oro Olimpico in doppio); un’inizio di stagione un po’ cosi’ chiaccherato dal gossip matrimoniale giunto al termine per la seconda volta a cui si aggiunge il flirt con la tennista del circuito WTA Donna Vekic. Non era più Stanimal neanche un paio di settimane fa a Ginevra dove ha giocato male un 250 in casa… invece Boom!!
Il tennis è uno sport strano come strani sono pure sempre stati alcuni dei suoi più grandi praticanti e professionisti del passato; in epoca moderna si stava perdendo una certa briosità che solamente un personaggio dirompente poteva dare.
Ma Stan non è un cavallo pazzo, o meglio, forse non lo è più… infatti porta a casa coppe e attestati di stima come quello di Djokovic durante la premiazione dove gli ha detto che più dei trofei conta l’uomo (se sei malizioso la interpreti come “ha perso il più forte”, se sei realista capisci che è un complimento a uno che non si è sentito mai battuto prima e che l’ha sudata la vittoria)
Facile essere quello cui il dio del Tennis ha dato talento, testa , gambe e magari anche il cuore; più difficile è essere Stan , quello di Svizzera 2 per dirla con gli svizzeri che amano il Bob. Quello che chiama Federer il Boss perchè al king non ci si può solo che inchinare.
Da domenica Svizzera 2 si chiama così per i Trofei dello Slam in bacheca.
Grande Stan, “se rinasco voglio rinascere Wawrinka!!!”