Federazione e atleti non vanno d’amore e d’accordo su molte cose. Si è incominciato con l’omologazione per la prossima stagione di sci più lunghi senza che gli atleti possano ovviamentene obiettare e dire la loro.
Si è passati poi alle polemiche legate a “casa Austria” che molti dicono faccia il bello ed il cattivo tempo come “influencer” nelle decisioni prese sul circuito (vedi recuperi strani di Slalom neglu USA oppure permessi più o meno atorizzati di modifiche della pista – all’insaputa degli altri team).
L’ultima, per ora, è la polemica sull’intimo – che poi detto tra noi – intimo non è. Trattasi infatti di sottotuta con pellicola aderente che dovrebbe aumentare l’effetto aerodinamico se abbinata alla tuta da gara. Meno tecnicamente si potrebbe dire che gli atleti dovrebbero avere meno spifferi durante le loro discese.
Siccome i giornalisti ci marciano, ci ha marciato anche lei – Tina Maze che sfruttando la popolarità della polemica ha voluto ironizzare a suo modo contro la decisione della Fis stessa . La Maze era stata poi “scagionata” , ma la Federazione le aveva però consigliato di non usare quel tipo di tuta.
Per tutta risposta alla decisione presa poi dalla Federazione, la slovena ha detto la sua: in occasione del Super G di Cortina chiuso al terzo posto dalla Maze alle spalle di Lindsey Vonn e Maria Hoelf-Riesch davanti alle telecamere, si è aperta la tuta e ha mostrato il reggiseno con la scritta “not your business”. “Non sono affari vostri…”
RAZ DEGAN docet