Finalmente uno che ha il coraggio di dirlo. Queste le parole di Ettore Torri capo della procura antidoping Coni: “Tutti i ciclisti si dopano. “Non sono l’unico che lo dice, ultimamente tutti i ciclisti che ho interrogato hanno detto che tutti si dopano. Non credo che il doping verrà estirpato”
Due le cose di buon senso che si deducono dall’intervista a Associated Press:
- Innanzi tutto la provocazione che “se non facesse male andrebbe legalizzato” il che a mio parere va interpretato come un messaggio diverso dall’incentivo al doping. In realtà dietro le parole di Torri a mio parere c’è il fatto che paradossalmente lo sport sarebbe più “pulito” ed ad armi pari. Secondo voi adesso è possibile partecipare ad una corsa senza sapere se quello vicino si dopa o no e con cosa? Forse la Frode sportiva si concoretizza più in questi casi che in regole liberalizzate. Lo Sport Usa in questo senso è più permissivo. Non so, anche la mia è una provocazione vista anche l’entità dei danni verso la salute dell’individuo
- Secondo: ma quale shock e shock. Alzi la mano chi non lo ha mai pensato e poi facciamo la conta di chi rimane…forse un bambino o qualcuno che crede ancora a Babbo Natale.
Mi meraviglio della Gazzetta che difende a spada tratta un sistema da chi in prima persona lo ha sempre battuto e che si è trovato ad intervistare personaggi che di volta in volta hanno trovato le motivazioni più suggestive per negare l’evidenza e usando mogli, parenti e animali domestici vari a supporto dele loro tesi fiabesche. Non che bisogna farsi la croce ( e infatti Torri non se la va e va avanti), il sistema lo si combatte anche ammettendo che è intriso nella collettività.
Volete un’altra prova a supporto del gran lavoro di questo personaggio? Provate a fare una ricerca immagini con il suo nome. Si fa prima a contare le foto di quelli che hanno avuto a che fare con lui che a trovare le sue …