La probabile chiusura di Juventus Channel e Roma Channel è la notizia di sport marketing di oggi.
Leggo testualmente le Ansa prima di esprimere la mia opinione in merito:
“La società Blind Turn che gestisce uventus Channel e Roma Channel ha annunciato la sospensione del servizio di produzione e messa in onda di entrambe le reti.”
Risultato: circa 30 persone a casa e un contenzioso tra la società Blind Turn e la Rai per la quale la Blind gestisce le reti.
La crisi di una “morte annunciata” a mio parere che esprime i limiti di questo modello nel 2011.
Mi occupo di marketing da anni e come dice mio papà “alle scuole alte” mi hanno insegnato alcuni principi della nascita di progetti di comunicazione:
- La Reason Why? Il perchè in sostanza. Negli anni 90 e primi del nuovo secolo vi era una buona domanda di contenuti verticali calcistici che sostituisse la vecchia rivista di squadra (molto inglese la cosa) secondo modelli di comunicazione nuova. Peccato che con l’avvento del web prima e del web 2.0 (prima blog, poi social network) questa ragione sia venuta meno (mica per altro i contratti duravano fino al 2013 – è un evidente test).
- I costi. Visto che siamo in periodo di crisi, se i Blog migrano in gruppi facebook figuriamoci cosa può accadere a strutture rigide come quelle televisive per i quali occorrono investimenti fissi elevati e difficilmente smonetizzabili a breve.
- Una delle P di kotler era “Placement”. Cosa significa? Significa che se XYZ Nome Squadra Channel sta al canale 8945 della piattaforma sky e del digitale terrestre chi volete che lo guardi, con tutto il rispetto.
- Sostituibilità. Un utente o consumatore che sia deve trovare il motivo per passare da un prodotto all’altro. Cosa significa? Rispetto al sito ufficiale di una squadra cosa ha in più come contenuti il canale tv tematico? Niente a mio modesto parere; il tifoso cerca un forum, info biglietti e info squadra e tutto quanto lo si trova facilmente sul sito ufficiale. La tv è un mirror (un duplicato allo specchio) che può non fornire alcun valore aggiunto.
- Palinsesto. La programmazione Tv è risibile e ripetitiva nonchè poco flessibile e partecipativo. Un esempio? Ho appena scoperto in maniera easy che la pagina ufficiale del Napoli su Facebook ha più di 500 mila fan raccolti in breve tempo. Costi al minimo e comunicazione al top. Se almeno le tv potessero avere contenuti premium questo sarebbe diverso ma le partite finiscono nel pacchetto Sky, Mediaset, Rai o al massimo TI Media.
In questo panorama extra internet sembrano ancora persistere modelli di comunicazione più flessibili come le radio locali (tra Roma e Napoli si spreca il successo di pubblico e partecipazione) o le tv locali (si penalizzate dalla mancata presenza dei personaggi allo stadio) che fanno del modello arena (ospiti e opinionisti di varia parte) il modello di successo.