Uno slam per uno non fa male a nessuno. Così con la vittoria di Andy Murray si chiude la stagione dei tornei del grande slam – edizione 2012.
Possiamo inoltre sottolineare come poi ognuno abbia in un certo qual modo vinto “nel giardino di casa sua” con Nadal a Parigi, Federer a Wimbledon, Murray che aspirava e si sentiva parecchio adatto al cemento americano ed infine Djokovic sul veloce dell’emisfero australe.
La cosa singolare (mai termine fu più azzeccato :-)) è che fino a quando non ho visto il retweet dell’equipe non mi sono reso conto di questa numerica abbastanza particolare. Segno che il tennis molto osanna ed in fretta dimentica critiche e risultati. Vedere per credere i primi risultati di Murray con coach Lendl che non portavano apparentemente frutti per poi cambiare rotta da due/tre mesi a questa parte.
A tal proposito mi sono poi ricordato di una frase di John MCenroe , tratta dal suo libro “You cannot be serius” del quale sto leggendo la versione italiana “Non puoi dire sul serio” e che spero di recensire a breve.
Il senso era ed è su per giù racchiuso in queste parole:
La cosa strana dei punti e dei game nel tennis? “li per li possono lasciare a bocca aperta , ma poi – a parte i video, che però raccontano la storia solo in parte – il momento è effimero. Sono come parole scritte sull’acqua“
Così va in archivio questo 2012 di tornei: vuoi vedere che Tsonga e Del Potro si portano a casa il Master? Va beh non esageriamo – i Beatles (fab four) erano quattro – e complimenti di nuovo a Andy Murray, il brutto anatroccolo finalmente sul podio di uno Slam
Tornei del Grande Slam 2012
- Open d’Australia : Novak Djokovic
- Roland Garros : Rafael Nadal
- Wimbledon : Roger Federer
- US Open : Andy Murray