Europei di Basket – Diritti Tv : Petrucci – La Rai non risponde da mesi

Basket in Tv – Nonostante gli ottimi ascolti del Campionato italiano di Basket (Lega serie A e Lega A2), in casa Rai si tentenna dallo spendere soldi per i diritti tv dell’Europeo che quest’anno ha grandi nomi nel roster: Bargnani, Belinelli, forse Hackett ed “nuovo” azzurro Diener da poco italiano a tutti gli effetti.
Se non fosse nel gioco delle parti della trattativa si potrebbe pensare che mamma rai voglia spuntare un buon prezzo ma oggi le parole dell’ ex presidente del Coni tornato al basket sono come una bomba

Petrucci non le manda a dire

• “La Rai è un punto interrogativo. Ogni volta che penso alla Rai per lo sport mi faccio domande e non trovo risposte. E’ un mese che li cerco per capire se hanno intenzione di trasmettere le partite dell’Europeo, ma a un mese dall’appuntamento non trovo risposte. Fanno spot eccezionali con lo sport ma poi non trasmettono l’Europeo” “Non so quale sia la loro filosofia – ha aggiunto -, prima il prezzo era troppo alto, ma poi sono personalmente intervenuto ed ora il costo dei diritti si è notevolmente abbassato. Dico alla Rai di andare avanti per la sua strada, noi andremo per la nostra. Ma se ne pentiranno. Il mio non è uno sfogo. E’ la realtà”

(REPUBBLICA)

• “Ringrazio SportItalia senza la quale non avremmo visto le medaglie dell’Under 20 e l’Europeo femminile, la Rai mi lascia basito. Il loro comportamento è offensivo, non rispondono neppure al telefono da mesi. Dicevano che l’Europeo costasse troppo inserito nel pacchetto coi Mondiali 2014, abbiamo trovato con la Fiba la possibilità di ridurre drasticamente il prezzo ma loro sono un punto interrogativo. Andremo per la nostra strada e li faremo pentire”

(GAZZETTA DELLO SPORT)

Diciamo che un’azienda può fare delle sue scelte senza farsi “offendere” ed obbligare da nessuno tanto meno da Petrucci. Queste comunque non sembrano scelte pensate e di mercato.
C’è pertanto da comprendere lo sfogo del dirigente azzurro in un anno dove la Rai sta attuando numerosi tagli (personale e di diritti)  per convenire ad una spending review interna.

Certo è veramente un peccato!